Oltre 12.627 bambini sotto i 16 anni sono stati uccisi in Siria in tre anni.
8863 maschietti e 3764 femminucce, 417 neonati uccisi dai bombardamenti.
568 sono i piccoli uccisi tramite esecuzione, mentre quelli uccisi sotto tortura sono almeno 92.
347 mila sono i bambini rimasti mutilati.
I dati sono stati diffusi dal World Organization for the Defense of Human Rights.
A questi dati ne vanno aggiunti altri: oltre 1 milione e mezzo di bambini profughi e oltre 50 mila bambini spariti, probabili vittime di sequestri, o reclusi nelle carceri del regime, dove subiscono ogni sorta di violenza, compresa quella sessuale. Migliaia sono i bambini che si sono ammalati e altre migliaia sono quelli che, nelle città assediate, subiscono la fame e gli stenti.
I numeri dell’infanticidio dei bambini siriani sono drammatici, denunciano un’emergenza umanitaria, sociale, morale senza precedenti. Impegnarsi per la Siria oggi significa non soltanto garantire l’immediata cessazione delle violenze, ma anche e soprattutto garantire la tutela e l’assistenza psicologica, medico sanitaria e sociale per un’intera generazione.
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