Un tuffo in una piscina improvvisata per fuggire all’afa di agosto. La gioia di tanti bambini che in mezzo ad una strada asfaltata scoprono quel cumulo di acqua e ci si buttano, ridono, chiedono di essere fotografati e ripresi.
E’ certamente insolito trovare una piscina in mezzo ad una via di città, ma ad Aleppo accade anche questo. Nel quartiere di Bab Al Hadid, i barili bomba con cui l’aviazione militare del regime di assad colpisce la popolazione hanno provocato la distruzione di case, scuole, ospedali, creando enormi voragini lungo le strade e nei campi.
E questa insolita piscina è proprio il prodotto di un barile-bomba, che ha creato un buco profondo in cui si è concentrata dell’acqua a causa della rottura delle condutture idriche. L’immagine è dicotomica: da un lato la drammaticità di una bomba, dell’ennesima bomba e della devastazione che provoca, dall’altro la gioia e la struggente spensieratezza dei bambini, che colgono la rara occasione di un momento di calma per giocare, ridere, tornare ad essere semplicemente bambini… La vita che è più forte della morte, della distruzione, della violenza.
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