26 maggio 2014 – Aleppo, quartiere di Bunny Zeid
In giornate di attesa e di notizie controverse dalla Siria, la situazione nelle diverse città continua ad essere drammatica. Per l’ennesima volta Aleppo si è svegliata sotto i bombardamenti con i barili, dopo che ieri le esplosioni sono proseguite fino a notte inoltrata. Gli ordigni scaricati dall’aviazione militare quando era ormai buio hanno distrutto diverse case: gli abitanti del quartiere sono accorsi sul posto e a mani nude, illuminati solo da alcune pile, hanno iniziato una corsa contro il tempo per estrarre i feriti intrappolati sotto le macerie e cercare i dispersi. I media attivisti hanno condiviso immagini riprese nei quartieri colpiti dalle bombe, ormai da mesi senza elettricità e da settimane senza acqua corrente. Si sentono urla, pianti, voci di donne che chiedono aiuto.
Nella notte un video drammatico ha immortalato una scena tanto straziante, quanto ormai tristemente ordinaria, che si è consumata in un ospedale da campo. La sequenza è sempre la stessa: piovono barili, crollano abitazioni che inghiottono tra le macerie i propri abitanti; i feriti vengono presi in braccio e portati all’ospedale da campo, dove medici e volontari senza adeguati strumenti intervengono cercando di salvare vite umane. La sequenza è la stessa, ma il dolore è ogni volta nuovo, ogni volta straziante.
In quell’urlo di una donna che ripete il nome del figlio e del marito c’è tutto il patimento di un’umanità che muore di morte violenta. Più è forte il suo pianto, più sembra rafforzarsi il massaggio cardiaco sui corpi coperti di coltre bianca. Il suo lamento squarcia i cuori, scuote le coscienze del mondo. E’ una donna che sta guardando morire ciò che ha di più caro al mondo.
Ascoltare il suo urlo, la sua disperazione, la sua rabbia è logorante, ma quel grido deve arrivare alle nostre anime e svegliarle. Non si può condividere con quell’urlo che scuote le nostre coscienze, bisogna trovare il modo di placarlo. Fin quando lasceremo morire tanti innocenti? Fin quando lasceremo che chi ha ordinato al suo esercito di bombardare sui centri abitati offra al mondo la sua immagine di democratico presidente con tanto di campagna elettorale?
Video 1 – L’urlo disperato di una donna di Aleppo
Video 2 – Le conseguenze della caduta di un barile in zona Almaghayer
Video 3 – Bombardamento notturno e ricerca al buio dei dispersi tra le macerie
terrificante, l’inutile imbecillità e crudeltà della guerra e dei dittatori che se ne fregano del loro popolo, provo a metterlo su facebook..
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