“Vi prego, seppellitemi vivo vicino ai miei tre figli”… è la supplica disperata di un padre di Aleppo che nei bombardamenti dell’8 marzo ha perso i suoi bambini.
Wael, Ahmad e Mohammed sono rimasti vittime dei famigerati barili TNT che continuano a devastare la città.
L’uomo piange, ripete i loro nomi, li chiama, giura di averli cresciuti con amore e impegno. Le persone intorno a lui cercano di consolarlo: “Sono martiri”, ma lui continua a supplicarli di tumularlo al loro fianco.
Sono oltre 12 mila i bambini siriani uccisi dal marzo del 2011. Piccole vittime di una violenza disumana e inarrestabile.
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