28 dicembre 2013 – Qudsia, Damasco
Il sonno degli angeli, leggero e dolce. Gli occhi chiusi come un sipario in pausa da un copione di atrocità e morte. Le labbra di dignità serrate. I corpi infreddoliti e immobili che parlano. Ondeggiano come in una danza leggera senza muoversi.
E’ il movimento dell’amore incondizionato, l’abbraccio protettivo, caldo e infinito di una madre al figlio. Cullato su un freddo marciapiede, circondato di indifferenza e violenza eppur protetto dai battiti del cuore materno, che scandiscono il tempo e abbattono ogni distanza da un istante eterno di pace.
Ninnananna in Siria, ninnananna su un marciapiede nella periferia di Damasco, ninnananna ad un bambino che cresce sotto le bombe, ninnananna a una donna, mamma, donatrice di vita, che non teme la morte.
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