Miracolo ad Aleppo: i soccorritori estraggono una bimba dalle macerie – video

AlBab Aleppo 30 novembre 201330 novembre 2013 – Aleppo, località di AlBab

Aerei militari hanno sorvolato la zona residenziale di AlBab, ad Aleppo, per tutta la mattina, compiendo ben due incursioni, sganciando ordigni pesanti sulle abitazioni civili.

Le immagini girate in questo video documentano gli istanti successivi al secondo bombardamento, che ha causato almeno una trentina di morti  e numerosi feriti. Accorrono sul posto numerosi volontari della Protezione Civile Libera, che, a mani nude, scavano per soccorrere una bambina intrappolata dalle macerie.

Sono immagini drammatiche, concitate: i soccorritori hanno urgenza di estrarre la piccola, rimasta con le gambe incastrate e devono assicurarsi che continui a respirare e che la polvere non la soffochi. La paura e la gioia si alternano in quegli istanti e anche la bambina, scioccata dal trauma che sta subendo, cerca di farsi forza e indica ai soccorritori dove sono le sue gambe, per aiutarli a scavare. Piange, un ragazzo le fa coraggio, si rivolge a lei dicendole “ya ammo”, che può essere tradotto come “amore di zio”.

Le riprese si interrompono. Grazie ai contatti con giovani del posto riusciamo a sapere che la piccola è stata estratta viva, anche se le sue gambe sono gravemente ferite. Un piccolo miracolo in uno scenario terrificante. La bambina ce l’ha fatta; ora dovrà affrontare il trauma psicologico e i danni fisici che ha subito e dovrà farlo da sola, perché purtroppo oggi come oggi manca ogni forma di assistenza medica e psicologica, mancano persino i farmaci base in molte zone della Siria.

In questo quadro di desolazione non si può non rivolgere un pensiero ai coraggiosi volontari della Protezione Civile Libera, gli stessi che avevo incontrato e intervistato ad Aleppo lo scorso agosto, mentre scavavano a mani nude per cercare i corpi di sei persone che mancavano all’appello dopo una settimana dal crollo della loro abitazione. Giovani, altruisti, dal cuore d’oro. Anche questo è un piccolo miracolo: il bene che non si piega al male, l’amore che sopravvive alla morte.