#Siria 847 prigionieri uccisi sotto tortura dall’inizio del 2014

Mohamed Nader Arafa dead under torture
Mohamed Nader Arafa dead under torture in Syria

Un nuovo rapporto diffuso il 14 maggio 2014 dal Syrian Observatory for Human Rights ha reso noto che dall’inizio dell’anno 847 persone sono stati uccisi sotto tortura nelle prigioni del regime siriano e nelle sedi della Sicurezza. Tra di loro ci sono 15 bambini e 6 donne.

Secondo il rapporto, le vittime sono morte dietro le sbarre a seguito di torture, esecuzioni civili e a causa delle pessime condizioni sanitarie e umanitarie a cui sono state sottoposte, compresa la mancanza di farmaci e cure.  Il numero effettivo, tuttavia, potrebbe essere ancor più drammatico rispetto a quanto fin ora documentato: l’Osservatorio sottolinea, infatti, che molte famiglie, per paura di essere arrestate o di subire ritorsioni, non denunciano la morte dei loro congiunti caduti sotto tortura.

Decine di migliaia di siriani si trovano nelle carceri del regime; di 18 mila, indica la stessa fonte,  non si hanno più notizie; è presumibile che siano state uccise e gettate in fosse comuni. I detenuti nelle prigioni e nelle sedi della Sicurezza vengono sottoposti a “metodi di tortura mostruosi” che provocano morte, paralisi, malattie, anche a livello psicologico, aggravate dalla malnutrizione e dall’assenza totale di cure mediche.

Il direttore dell’Osservatorio Rami Abderrahman ha denunciato che “negli ultimi tempi è aumentato il numero delle vittime di tortura”; questo è dovuto al fatto che non c’è nessuno che ostacola l’operato del regime. Ormai “il regime restituisce alle famiglie i corpi torturati dei loro congiunti, come se fosse una procedura normale. Accade quando un criminale non trova nessuno che gli chieda conto dei suoi crimini” – dichiara Abderrahman.

L’Alto Commissario per le Nazioni Unite per i Diritti Umani Navanethem Pillay ha condannato lo scorso mese il ricorso alla tortura nelle prigioni del regime e anche da parte di alcune bande armate, che si sono macchiate di crimini orrendi ai danni dei civili.

L’Organizzazione critica i metodi di tortura e gli arresti ingiustificati ad opera dei servizi di sicurezza siriani messi in atto dal marzo del 2011, in concomitanza con l’inizio della rivolta contro il regime di assad.

+ 18 immagini terribili – Video trafugato dal telefono di un militare del regime che documenta un’incursione in un ospedale da campo e l’aggressione da parte delle milizie ai danni di giovani della resistenza feriti.