11 novembre 2013 – Homs, località di Al Ghanto
Nascere in mezzo alla morte. Sopravvivere agli stenti causati dall’assedio. Convivere con la paura, gli spari, le violenze, le esplosioni, fino a diventarne vittima. Qualcuno perde la vita. Qualcun altro sopravvive.
Oggi a Homs, in località Al Ghanto, a causa dei massicci bombardamenti su una zona residenziale, sono crollate numerose case e si contano decine di vittime e feriti; in compenso, sono stati estratti vivi dalle macerie della loro casa alcuni bambini. Le immagini girate e condivise in rete dai citizen reporter della zona sono impressionanti: i bambini sono ricoperti di polvere, sono terrorizzati, doloranti.
Il loro pianto scuote il silenzio del mondo e interroga tutti noi. Chissà se questi bambini riusciranno mai a dimenticare, chissà se sopravviveranno alla paura, se le ferite riportate potranno essere adeguatamente curate in quegli ospedali da campo…
Chissà se a “Ginevra 2” proietteranno queste immagini e diranno “mai più”…
Chissà se i produttori e gli acquirenti di armi sul mercato internazionale si fermeranno ad ascoltare queste voci tornate dalla morte… questi pianti…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.