Una generazione di bambini in Siria sta crescendo nel dolore e nella sofferenza.
Creature innocenti costrette prima del tempo a diventare piccole donne, piccoli uomini.
Ma questa non è una notizia. Non può essere pubblicata. Ok. Non è una notizia, ma è un insegnamento.
Basta prendere coraggio e guardare questa foto, fissare lo sguardo sugli occhi di questo bambino.
Due meravigliose perle color verde, che illuminano un viso angelico, un viso su cui la paura e la sofferenza hanno lasciato segni indelebili.
Un viso che è il ritratto dell’innocenza, su cui si stampa un sorriso dolcissimo, velato di malinconia, ma senza rassegnazione.
Avete visto le sue ferite sul viso, sulle braccia martoriate? Le sue manine dove sono?
E allora davvero il bambino è padre dell’uomo, come disse il poeta William Wordsworth, perché pochi adulti avrebbero la forza e la dignità di reagire e continuare a sperare di fronte a tanto dolore.
Davvero questi bambini sono i padri dell’umanità, un’umanità che però sembra aver rinunciato alla sua anima.
Ciao, ti seguo da poco e , a parte il dispiacere di tutta questa terribile violenza, quello che proponi è molto interessante… sei un giornalista? o cosa fai in Siria? Laura
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Ciao Laura,
grazie per il tuo interessamento. Sì, sono una giornalista italo-siriana, scrivo dall’Italia.
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