17 giugno 2013 – Campo profughi di Yarmouk, provincia di Damasco
Il bambino nell’immagine si chiamava Abderrahman Salih. Era figlio e nipote di civili fuggiti dalla Palestina nel ’48.
La sua vita da esule è stata spezzata oggi da una bomba… una bomba sganciata su un campo profughi, nella più palese violazione di tutte le convenzioni internazionali sui diritti umani.
Abderrahman è spirato e i suoi occhi sono rimasti socchiusi… quale sarà l’ultima scena, l’ultima immagine che avranno visto? Avrà avuto paura?
Nella cultura araba si dice che chi dorme con gli occhi semi- aperti abbia il sonno leggero ed elegante dei cerbiatti e questo piccolo angelo è un cerbiatto che ora correrà libero in cielo…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.