16 giugno 2013 – Alhamma, periferia di Damasco
Vorrei che chi ha progettato, costruito, venduto, acquistato, sganciato la bomba che ha colpito la casa di questo innocente vedesse questo video:
un neonato ferito che piange sofferente; il suo corpicino ricoperto di sangue.
Vorrei che fissassero la sua immagine, che pensassero ai loro figli, ai loro nipoti, ai loro fratellini.
Vorrei che ascoltassero il suo pianto, il suo dolore, il suo lamento sconsolato.
Davvero l’essere umano può concepire tutto questo,? Davvero lo può accettare con indifferenza?
Davvero possiamo lasciare che tutto ciò accada senza indignarci?
Guardate gli occhetti di questo angelo, le sue manine… Ascoltate ancora una volta il suo pianto…
Per quale colpa deve soffrire così?
Perché il mondo resta indifferente di fronte al genocidio dei bambini in Siria?
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