Si leva struggente un lamento. E’ il pianto di una bambina siriana ferita.
Viene medicata sopra quello che probabilmente è un tavolo da cucina, forse all’interno di un ospedale da campo.
Una bimba che la mattina era stata tra le braccia amorevoli della madre che l’aveva coccolata, vestita, pettinata.
Una madre che ora è in pena per la sua impotenza.
La mano del piccolo angelo ferito, con la sua delicata innocenza, arriva a noi.
Oltrepassa ogni limiti fisico, sembra quasi sfiorarci.
Sembra di sentirne il tremulo calore, la profonda sofferenza.
Una richiesta d’aiuto, d’amore, di pace.
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