Località di Barbur – Beirut
Ahmad Mohamed Alyoussef è un giovane ventenne siriano che sta lottando contro la morte. E’ il maggiore di 9 fratelli e con la famiglia è fuggito dalla Siria dopo che il regime ha distrutto la lorocasa. La condizione di profughi in Libano è certamente difficile: non c’è la possibilità di lavorare e ci si deve accontentare degli aiuti, vivendo stipati tutti in un’unica stanza. Oppresso dai debiti e preso dalla disperazione Ahmad ha deciso di farla finita: lo scorso 28 aprile si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. Le telecamere di sorveglianza del negozio dove è entrato ormai avvolto dalle fiamme hanno ripreso le drammatiche immagini del giovane, ormai diventato torcia umana, che chiedeva aiuto.
Secondo il racconto di alcuni conoscenti, Ahmad voleva cercare un lavoro e per questo aveva preso in affitto un’auto, per tentare di andare in città, ma una volta a bordo aveva avuto un incidente stradale; la compagnia assicurativa gli ha chiesto i danni, per una cifra che ha mandato il giovane in delirio, tanto da spingerlo al folle e disperato gesto.
Increduli e impotenti i suoi genitori chiedono misericordia e chiedono che le autorità facciano qualcosa per aiutarli ad estinguere il debito con l’assicurazione e per mantenere gli altri 8 figli. Secondo i medici la situazione di Ahmad è molto grave: ha ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo.
Un dramma che si aggiunge al dramma. Anche queste sono vittime del regime di assad. Anche questi sono innocenti che soffrono per la follia di un governo che invece di tutelare il suo popolo, preferisce massacrarlo.
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