14 aprile 2013
Aveva 11 anni e si chiamava Yousef Omar. Abitava ad Aleppo ed era considerato il più giovane volontario dell’ospedale da campo Dar Ashefa. Ogni giorno andava a far visita ai feriti e ai malati e, nonostante la pesantezza della situazione, la vista del sangue, dei feriti, dei morti, faceva di tutto per rendersi utile e diceva, ai pochi medici che operano nella precaria struttura di soccorso, che da grande avrebbe voluto fare il dottore. Yousef aveva 11 anni, è vero, ma era un piccolo uomo: con le sue manine accarezzava i feriti e dal suo cuore uscivano sempre parole di incoraggiamento e conforto per ogni persona che si trovava lì.
La sua storia l’hanno raccontata e scritta quegli stessi medici che lui guardava come eroi da emulare e che oggi, lacrime agli occhi, giurano che era lui l’eroe e che quel piccolo bambino-angelo ha dato loro lezioni di vita straordinarie. Il racconto è tutto al passato perché Yousef non c’è più; ora è un martire, forse sta dando forza e coraggio agli altri piccoli martiri le cui anime volano sui cieli della Siria. Quando è stato ucciso era da solo; aveva appena fatto visita ai feriti dell’ospedale da campo e faceva ritorno a casa. E’ uscito di lì sulle sue gambe, sorridendo, come faceva sempre, è tornato lì in braccio ad un passante, ormai privo di vita.
I medici di Dar Ashefa di Aleppo piangono per lui. Il nostro cuore si piega sotto il peso del dolore di una storia così dolorosa. Le nostre teste si piegano di fronte al coraggio e alla dignità dei bambini costretti dall’indifferenza del mondo a subire la guerra.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.