Ergastolo per l’ex colonnello Anwar Raslan, condannato per crimini contro l’umanità

Condannato all’ergastolo l’ex colonnello siriano Anwar Raslan, accusato di crimini contro l’umanità per aver ucciso 58 persone, aver commesso stupro e aggressione sessuale, nonché aver torturato circa quattromila civili nel famigerato ramo al Khatib a Damasco. A Coblenza è stata scritta, grazie al principio della giurisdizione universale, al coraggio dei testimoni e alla determinazione dell’avvocato siriano Anwar Al Bounni, una sentenza storica. I siriani vogliono giustizia, non vendetta e come ricordava ieri l’attivista Wafa Moustafa rifugiata in Germania, ora bisogna continuare a chiedere libertà per tutti i detenuti politici nelle carceri del regime siriano di cui non si hanno notizie da anni.

L’avvocato siriano Anwar Al Bounni

Wolfgang Kaleck, capo del Centro europeo per i diritti costituzionali e umani che ha guidato il caso, ha affermato infatti che è difficile parlare di giustizia dato che centinaia di migliaia di persone sono state torturate e decine di migliaia di persone sono morte di conseguenza.

“Il processo tedesco contro Anwar Raslan è un messaggio alle autorità siriane che nessuno è al di fuori della portata della giustizia”, ha affermato in una nota Balkees Jarrah, direttore associato della giustizia internazionale di Human Rights Watch. “Altri paesi dovrebbero seguire l’esempio della Germania e rafforzare attivamente gli sforzi per perseguire i crimini gravi in Siria”, ha aggiunto.

Mariam Hallak, pictured here, is the founder of Caesar Families Association.
Photo credit: Paul Wagner / The Syria Campaign

Mariam Hallak, nella foto qui, è la fondatrice della Caesar Families Association. Suo figlio è morto mentre era detenuto dal regime siriano. Ha detto: “Ci auguravamo il giorno in cui avremmo potuto vedere un membro delle forze di sicurezza siriane ritenuto responsabile dei propri crimini. Ci auguriamo che questo verdetto apra la strada a ulteriori processi.

“Ogni violazione non ha un impatto solo su una persona, ha un effetto a catena che raggiunge tutta la sua famiglia e gran parte della popolazione siriana.

“Possa questo verdetto inviare un messaggio chiaro a ogni politico e agente di sicurezza in Siria che ancora detene, tortura e uccide persone: non puoi sfuggire alla giustizia, un giorno sarai ritenuto responsabile dei tuoi crimini”.

Attiviste dell’associazione Families for Freedom fuori dal tribunale di Coblenza

In una nota dell’associazione Families for Freedom, che riunisce familiari di donne e uomini detenuti arbitrariamente nelle carceri del regime siriano si legge: “Siamo fuori dal tribunale tedesco dove è stato pronunciato il verdetto: un alto funzionario del governo di Assad è colpevole di crimini contro l’umanità. La condanna all’ergastolo di Anwar Raslan è significativa perché invia un messaggio a tutti i criminali in Siria che non possono sfuggire alla giustizia. Un giorno anche loro saranno ritenuti responsabili dei loro crimini. Noi, le famiglie delle vittime, non dimenticheremo mai e non rinunceremo mai alla nostra lotta. La detenzione di massa continua in Siria e la vera giustizia per i siriani, comprese le famiglie delle vittime, non può essere ottenuta finché i nostri cari sono ancora scomparsi con la forza e imprigionati per mano del regime siriano.”