Condanna per l’attentato a Tunisi. Solidarietà alle vittime e al popolo tunisino

20150318_93373_tunisi11Nelle ore in cui siamo impegnati a denunciare l’ennesimo attacco con armi al cloro contro i civili inermi della periferia di Idlib, in Siria, giungono dalla Tunisia le drammatiche notizie di un attentato terroristico.

Un vile e sciagurato atto di violenza che ha preso di mira i simboli della Tunisia moderna, pluralista e aperta al mondo. I terroristi hanno prima tentato di attaccare la sede dell’azione democratica, il parlamento e poi hanno scatenato la loro furia omicida contro i turisti al museo Bardo. Ci sono oltre 20 vittime e 50 feriti. Tra le persone che hanno perso la vita anche tre connazionali, italiani sbarcati da una nave turistica che è ripartita nella notte.

Solidarietà ai familiari di tutte le vittime e alle persone che sono rimaste ferite. Profonda vicinanza ai familiari delle vittime italiane. La mia solidarietà va anche al popolo tunisino impegnato nel difficile cammino per la democrazia, che con questo attentato è stato attaccato al cuore. La reazione dei cittadini di Tunisi che hanno riempito le piazze della capitale è un segno inequivocabile dell’indignazione di questo popolo e del suo rifiuto alla demagogia terrorista.

Per l’ennesima volta esprimo la mia ferma condanna contro il terrorismo e la violenza, contro gli attentatori e i loro mandanti, contro questa deriva oscurantista, diabolica e vigliacca che prende di mira innocenti violando la sacralità della vita umana e colpendo il dialogo, la cultura, il pluralismo.

Il turista in un Paese straniero è un ambasciatore di cultura e conoscenza che rende omaggio alla cultura, alla bellezza e alla storia della terra che va a visitare. Colpire questi innocenti significa non solo offendere il valore della vita di ogni singolo essere umano, ma anche tentare di isolare la Tunisia, di macchiare l’immagine di questo popolo e questa nazione che sta lottando per una svolta democratica. Qualunque sia la mano che ha armato questi terroristi, qualunque sia la bandiera che sventolano, sono individui ignobili, vocati alla morte, che non rappresentano che se stessi. Il loro obiettivo nell’immediato è uccidere e creare il panico, nel lungo termine è minare alle basi la convivenza, il confronto, il dialogo tra individui di cultura, fede ed etnia diversa. Stanno conducendo una guerra transnazionale che ci colpisce tutti, direttamente o indirettamente. Sono nemici del genere umano. Vogliono trasformare le nostre vite in un incubo perenne, farci sentire continuamente minacciati, farci sospettare sempre dell’altro, confonderci.

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