Venire ammazzati in strada per vendetta: è quanto accaduto ad una giovane e a suo padre, colpiti a morte ad Aleppo lungo il tragitto dell’autostrada del nord. Stando alla denuncia di alcuni testimoni l’esecuzione sarebbe avvenuta ben tre mesi fa per punire la famiglia di un ragazzo che si è unito alle fila dell’FSA (Free Syrian Army, l’esercito siriano libero formato da disertori e giovani arruolati per combattere le milizie governative).
I corpi sono abbandonati da tre mesi a terra e nessuno ha potuto recuperarli per dare loro sepoltura, a causa della presenza dei cecchini nella zona.
Nella Siria di oggi accade anche questo: non solo si assiste ad esecuzioni, ma anche al vilipendio di corpi che non possono essere portati al camposanto per essere tumulati. Tre mesi in strada, come foglie morte, come pacchi abbandonati. Anime strappate alla vita senza giustizia alcuna, corpi privati di ogni dignità. Una realtà atroce, un dramma che si consuma sotto gli occhi impassibili del mondo.
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