La bimba Salam aspetta solo di morire – video

Salam 2 ottobre 20132 ottobre 2013 – Beit Sahm, periferia di Damasco

Salam è una bimba siriana di un anno e otto mesi; è nata nel mezzo della tragedia siriana, e forse anche per questo i suoi genitori le hanno dato un nome importante, che significa “Pace”. Ma per la piccola Salam la pace non è mai esistita.

Provate ad ascoltare il video, la vocina di Salam. La sua è una lingua universale…

La bimba, come altri centinaia di piccoli che vivono nella zona meridionale della periferia di Damasco, soffre di malnutrizione e mancanza di cure a causa dell’assedio che dura da oltre 300 giorni. A guardare il suo corpicino sembrerebbe molto più piccola rispetto alla sua reale età. Salam non cresce, Salam non cammina, Salam piange di fame e di dolore, Salam non ha più i capelli, Salam non può parlare.

Il medico dell’ospedale da campo denuncia la gravità della sua situazione e lancia l’allarme per altri centinaia di bambini che sono nelle sue stesse condizioni. Non c’è latte in polvere, nè latte in generale, non ci sono medicinali, non c’è nulla, nemmeno un pannolino per loro.

Salam, dice, aspetta solo di morire. Salam e gli altri piccoli angeli potrebbero salvarsi solo se ricevessero immediato soccorso. Dovrebbero tacere le armi e si dovrebbero immediatamente  aprire corridoi umanitari. Ma questa necessità non è sull’agenda di nessuno.

Salam aspetta solo di morire. Noi siamo qui a raccontarlo tr ala disperazione e l’indignazione. Qualcuno leggerà questo articolo. Qualcuno si arrabbierà, qualcuno piangerà. Passeremo l’ennesima notte di insonnia, intrappolati nella nostra impotenza.

Insieme a Salam morirà anche stavolta una parte di noi. Ma questa è una morte annunciata.

 

3 commenti

  1. Non clicco il “mi piace” perché questa realtà è davvero tragica e mi sembrerebbe un’incongruenza. Per il tuo lavoro e per la testimonianza che lasci nei tuoi articoli, dovresti avere maggiore risonanza. Nel mio piccolo mi limito a segnalarti per il Versatile Blogger Award. Sai che ti seguo da tanto tempo e che la causa siriana è per me un chiodo fisso fin da quando è iniziato questo dramma.
    Con stima
    Primula

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      1. Grazie a te di scrivere di una terra e di un popolo martoriati. I bambini di cui parli non possono lasciare indifferenti.
        Un abbraccio
        Primula

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