Mussa, un angelo bruciato vivo

Musa Mohamed Aljarban 22 maggio 2013 Kafranbel22 maggio 2013 – Kafranbel

Il piccolo nella foto si chiamava Mohamed Mussa Aljarban ed era di Kafranbel. Come se non fosse abbastanza tragico e doloroso raccontare la morte di un bambino, descrivere la causa del suo decesso strazia davvero il cuore. Il piccolo è stato colpito da un ordigno e i suoi abiti hanno preso fuoco: è bruciato vivo, riportando ustioni su tutto il corpo, in particolare sulla zona dal bacino in giù.

Il bambino si chiamava Mussa, che si traduce in Mosè. Un nome importante, che ricorda una figura altrettanto importante per molti popoli, che diffuse messaggi universali, come quello di non uccidere.

Invece Mussa è stato ucciso. La morte si è presentata a lui in una delle sue vesti peggiori.

A qualcuno darà fastidio vedere l’immagine di un bambino senza vita, ridotto in simili condizioni: a me dà fastidio che un innocente sia stato ucciso, insieme ad altri innocenti, mentre il mondo tace.

Mussa non era un numero: era un bambino come lo sono i nostri. Andava a scuola, amava giocare e sognava di diventare grande. Sì, era un bambino vivo, “normale”, come i nostri. Proviamo solo a pensarci…