5 aprile 1992: inizia l’assedio di Sarajevo. E’ fino ad oggi considerato il più lungo nella storia moderna, durato per 4 anni, fino al 29 febbraio 1996.
Oltre 10 mila persone persero la vita; oltre 50 mila furono i feriti. Sarajevo, e con lei tutta la Bosnia Erzrgovina, subì pesantissime perdite umane, dovute, oltre che ai bombardamenti, anche alle operazioni di pulizia etnica perpetrate dall’esercito serbo.
In pochi anni la capitale della Bosnia vide la sua popolazione ridotta di oltre il 60 per cento a causa dell’altissimo numero di vittime, ma anche delle migrazioni forzate.
Sarajevo è e resta una ferita aperta. Seguiranno ulteriori approfondimenti su questa tragica vicenda, che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Ciò che accade in Siria da oltre due anni, ci mostra che l’umanità non impara mai dai propri errori.
Nell’immagine il musicista Vedran Smailović che suona nella Biblioteca Nazionale, parzialmente distrutta a Sarajevo nel1992.
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