Dal 1 luglio 2020 sarà possibile guardare, anche con i sottotitoli in italiano, Ayouni, un film di Yasmin Fedda dedicato a Padre Paolo Dall’Oglio e Bassel Safadi. Attraverso le testimonianze di Machi e Noura, rispettivamente la sorella di Padre Polo e la moglie di Safadi, la pellicola, in lizza per il CPH DOX Dokumentarfilm festival 2020, dà voce a chi cerca notizie sui propri congiunti, forzatamente scomparsi in Siria. Si tratta di oltre 100mila persone come risucchiate in un limbo, di cui nessuno ha più notizie. L’unica possibilità, per i familiari, è aggrapparsi alla speranza.

Ayouni è una parola in lingua araba che letteralmente significa “i miei occhi”, ma viene usata nel linguaggio degli affetti per dire “amore mio”. Così i genitori si rivolgono ai figli, così si chiamano tra di loro gli innamorati, ma anche le sorelle e i fratelli. Una scelta che non è solo linguistica, ma anche di contenuto, perché la pellicola racconta l’attesa, l’incertezza, il bisogno di risposte concrete di chi ha visto sparire forzatamente una persona cara e chiede verità e giustizia. Girato per sei anni e in più Paesi in cerca di risposte, Ayouni è un tentativo di dare facce ai numeri, dare voce al silenzio e rendere innegabilmente visibile l’invisibile.
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