Nella Giornata Mondiale dei profughi e dei rifugiati il mio pensiero va a tutti quei bambini, quei giovani, quelle donne, quegli uomini, quegli anziani, quell’umanità in fuga dalle proprie radici, in un altrove che non è mai casa, in un’attesa che non è mai tempo di vita.
Spesso, quando arrivano in Europa, sono già stati stranieri per qualcun altro, che li ha già chiamati profughi, migranti e clandestini.
Nessun essere umano è clandestino su questa terra…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.