Cosa accade nelle città bombardate? Sequenza di video

Kafaroueida 24 luglio 201326 luglio 2013, nella martoriata Siria

Video girati il 26 luglio 2013 in diverse località della Siria, che documentano la drammatica situazione delle abitazioni e dei quartieri residenziali su cui continuano a piovere gli ordigni del regime. Ogni casa lesionata o distrutta provoca nuovi sfollati, nuovi profughi. L’emergenza umanitaria in Siria sta assumendo proporzioni impressionanti; l’emergenza siriana ha superato per proporzioni quella che si verificò in Rwanda nel 1994.

La diplomazia internazionale continua a restare immobile, dichiarando che esiste solo una soluzione politica. Perfetto, nessuno vuole l’invasione di nessun tipo di milizie straniere in Siria, ma allora la comunità internazionale fermi anche la fornitura di ordigni ad assad, la fermi immediatamente, non tra un anno o due, quando nelle “stanze dei bottoni” si sarà disegnata la nuova Siria… assicurando equilibri economico-politici sulla pelle dei civili siriani.

La delusione dei siriani nei confronti della diplomazia mondiale è immensa… direttamente proporzionale al dolore per gli innocenti morti, le famiglie dilaniate, le persone costrette alla fuga, i bambini traumatizzati e privati della loro infanzia, i genitori costretti a tumulare i propri figli, i piccoli orfani, i feriti, gli amputati, i malati lasciati senza cure, le ragazze e le donne stuprate, le città rase al suolo, i reperti archeologici e i luoghi di culto distrutti, la Patria martoriata dalla guerra.

Abitazioni in località Al Barra civili distrutte dalle esplosioni.

I resti di un ordigno, un barile esploso su un quartiere residenziale.

Località di Kafarlata, abitazioni colpite dagli ordigni.

Edlib, cosa vuole dire una casa rasa al suolo.

 

 

 

Un commento

  1. L’unico motivo dell’assenza d’intervento occidentale è che la Russia minaccia la terza guerra mondiale se si entra in Siria, appoggiata dalla Cina e da tutto il Medio Oriente. Questo perché Putin sta facendo affari d’oro vendendo armamenti ad Assad e non vuole che la Siria diventi un altro tassello occidentale verso l’Iran. Pochi giorni fa, come minaccia, Putin ha organizzato delle imponenti esercitazioni militari con tanto di dispiegamento di armi nucleari, guarda caso nella Russia orientale (la più vicina agli Stati Uniti).

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