I non royal baby nascono e muoiono in Siria

Strage di Qaryet Al Magharra Jabal Al Zawia 14 luglio 2013Che un titolo civetta possa ricordare al mondo che esistono i bambini anche in Siria? Forse sì, forse no…

Proviamoci almeno. Chi va sui motori di ricerca per avere le ultime news sul nascituro più atteso dai media internazionali forse arriverà su questa pagina, ma non troverà nessun erede al trono, nessun fiocco, di nessun colore.

Corro volentieri il rischio si essere invitata a darmi all’ippica. Cosa può valere un insulto, se qualcuno si ricorderà che esistono degli angeli innocenti anche in Siria? Che esistono bambini, attesi con ansia e amore dalle loro mamme, dai loro padri, che nascono in guerra e in guerra muoiono? Cosa bisogna fare per denunciare il genocidio in Siria? 

Se siete arrivati su questa pagina, fermatevi ancora un istante e guardate questa’immagine; è stata scattata ieri e ritrae il corpicino esanime di un bimbo siriano ucciso nella strage di Qariet Al Maghara, a Jabal Azzawia. Può la vita di un innocente finire in un istante, tra la polvere e il sangue, per un ordigno gettato senza pietà, senza ragione? In Siria questa situazione dura da 27 mesi. 

Perché? Perché l’umanità si comporta come una comare pettegola e non si mette una mano sulla coscienza? Perché i bambini siriani devono continuare a morire? 

 

 

4 commenti

  1. Sai, hai ragione. Ma purtroppo l’opinione pubblica deve essere sempre coccolata con le buone notizie, con dei buoni esempi in cui specchiarsi. Serve a sviarli e a far dimenticare l’atrocità della vita.

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  2. L’ho postato da me, ho messo anche il tag “royal baby”, con la speranza che almeno qualcuno in più si accorga che non succedono solo le cose che ci raccontano i mass media.

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