Il 9 giugno 2012 nella città di Homs è iniziato un assedio che dura ormai da 381 giorni.
Quindici quartieri isolati dal resto del mondo, con 800 famiglie stremate dalla mancanza di rifornimenti alimentari e medici.
Quella nella foto (di Yazan Homsi) è una bimba che vive in uno di questi quartieri.
Guardate la desolazione intorno a lei: tutto è distrutto; si vedono ovunque i segni delle esplosioni, degli incendi.
La piccola è seduta su quel che resta di una fontana, in cerca di refrigerio… ma di acqua non si vede traccia.
E’ tutto arido, come il cuore di chi resta indifferente di fronte a questo dramma.
Ora guardate il suo visino, i suoi occhi: è tanto dolce, quanto infelice.
E’ un piccolo angelo che non può capacitarsi di cosa accade, ma ne subisce la conseguenze.
Troppo piccola per vivere così tanta desolazione…
Il suo sguardo, la sua postura… sono l’incarnazione dell’innocenza.
Un’innocenza che evidentemente non tocca il cuore dei grandi del mondo, che continuano a tergiversare… scrivendo la condanna a morte della Siria tra le righe dei loro fantomatici accordi.
381 giorni di prigionia a cielo aperto per oltre 200 bambini dei quartieri centrali di Homs.
Una macchia indelebile sulla coscienza dell’umanità.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.