Le notizie scorrono sul monitor come gocce di pioggia che vanno a formare un rigagnolo e poi un fiume. Il fiume prosegue il suo corso, fino a tuffarsi in mare.
Nel mare magnum dell’umano dolore.
Nell’universo dell’indifferenza.
Innocenti uccisi, innocenti feriti, innocenti traditi. Non ci si abitua a raccontare la sofferenza.
L’umanità è finita in una ragnatela: è finita nella sua stessa trappola.
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