Il 12 febbraio è il “Red Hand Day”, la Giornata mondiale contro lo sfruttamento dei minori costretti a combattere e sacrificati in conflitti annosi, dalla Siria allo Yemen. Che ancora oggi secondo l’Onu sono circa 250mila
Il fucile sulle spalle e i piedi sui pedali della piccola bicicletta. Vederlo sbucare in quella stretta stradina di sampietrini del centro storico di Aleppo, tra mura antiche e spesse, su cui erano arrampicati uomini armati che si stavano sparando a vicenda, fu come ricevere un pugno in faccia. Quell’immagine era un ossimoro vivente; da un lato un bambino, col viso ancora libero da ogni accenno di barba, dall’altro quell’arma indossata con sicurezza, insieme a un gilet carico di munizioni. In quella giornata di violenze mi trovai davanti un cosiddetto bambino-soldato; leggerne è un conto, trovarcisi faccia a faccia fu tutt’altra cosa.
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Qui, invece, potete ascoltare la puntata dedicata a questo tema sul Podcast “Siria, guerra e gelsomini”: Ascolta “Il dramma dei bambini soldato” su Spreaker.
Il tema dei bambini soldato e della tutela dell’infanzia è tra le questioni di cui si occupa l’associazione Mete Onlus, presieduta dalla sociologa e attivista per i diritti umani Giorgia Butera. In occasione dello scorso 12 febbraio Mete Onlus, con il Patrocinio della Lega Pro, ha presentato “Peaceful World and Human Rights” – Shorts Film. L’obiettivo è far partire dallo Stadio di Calcio della Città di Palermo (culla dell’impegno socio-umanitario dell’associazione) un messaggio di pace, uguaglianza e “Stop ai Bambini Soldato” diffuso
attraverso il linguaggio universale dello Sport. “Peaceful World and Human Rights” è “Dedicato a Tutti i Bambini e le Bambine del Mondo”. Il preludio è affidato a Yousif Latif Jaralla (Regista Cantastorie Iracheno) a lui il compito di narrare di guerra, abusi e bambini, con una carezza finale a Fortuna, la bambina di Scampia morta qualche anno fa in maniera tragica dopo aver subito violenze. Attraverso la danza omaggiamo Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana divenuta nel tempo icona mondiale per la lotta alla negazione dei diritti umani, e dal 2019 Cittadina Onoraria di Palermo.
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