Per non dimenticare: il secondo massacro di Hama – 3 giugno 2011

Hama Leen Fakhry 7 giugno 20122 febbraio 1982 – 3 giugno 2011 Hama

Ventinove anni dopo il massacro di Hama, che nell’82 provocò migliaia di morti tra i civili della città dei mulini ad acqua, la città ha subito, il 3 giugno 2011, una  nuova  strage di innocenti. La repressione contro la popolazione era iniziata da circa 3 mesi e in tutta la Siria avevano preso il via manifestazioni pacifiche nelle piazze per chiedere la fine del regime. I giovani che sono scesi nelle piazze di Hama erano i nipoti e i figli delle vittime di quel massacro taciuto e negato per decenni.

Secondo i dati del Syrian Human Rights Committee nell’82 ci furono tra i 20 e i 40 mila morti.  La strage portava la firma di hafez e rifat al assad, rispettivamente padre e zio di bashar, il “presidente” odierno che sta firmando da due anni massacri ai danni della popolazione inerme. A distanza di tanto tempo ci sono ancora persone di cui non  si hanno notizie. Non si sa se siano vive, né siano morte…

Anche per ricordarle e per chiedere giustizia due anni fa i giovani di Hama si sono riuniti nella principale piazza della città, Sahet Al Asy, armati delle loro sole voci e della voglia di iniziare una vita migliore. Il regime ha risposto con la violenza, aprendo il fuoco sulla folla.

Il bilancio è stato terribile: oltre 500 feriti e più di 80 morti.

29 anni dopo la città dei mulini ad acqua è tornata a veder scorrere fiumi di sangue.Il sangue degli innocenti.

In questi ultimi due anni a Hama si sono consumate altre stragi; sono caduti altri morti; Hama rimane il simbolo della violenza inaudita di uomini che vogliono piegare altri uomini; rimane il simbolo della violazione dei diritti umani e dell’indifferenza del mondo.

Hama 1982