Con i piedi in guerra. Vite di donne e uomini che hanno raccontato l’orrore

Fonte: ANSA

“Come si racconta una guerra? Cos’è la paura? E il ritorno a casa? Sono alcuni degli interrogativi che hanno orientato la giornalista Antonella Ciervo durante la stesura della sua ultima opera “Con i piedi in guerra” (Edigrafema, collana dietroFont)”.
    Nel comunicato diffuso dalla casa editrice è sottolineato che “per avvicinarsi il più possibile alla realtà, svelando le ragioni culturali profonde e le prospettive umane e professionali che spingono a vivere da dentro il dramma dei conflitti, Ciervo ha intervistato inviati, militari e studiosi quali Stefania Battistini, Asmae Dachan, Gaetano Dammacco, Nancy Porsia, Domenico Quirico, Nello Scavo, Francesco Semprini, Michele Torres, Lorenzo Turi e Leonardo Zellino”.
    Il libro verrà presentato in anteprima a Matera giovedì 9 novembre, alle ore 17, nella sede della Camera di commercio.
    Dialogherà con l’autrice la giornalista Beatrice Volpe, poterà un saluto l’editrice di Edigrafema, Antonella Santarcangelo.

“Sono combattenti – ha scritto Ciervo nell’introduzione – perché vanno in guerra come chi deve difendere la propria patria, affrontano i cecchini, gli avversari, a volte si trovano addirittura a scavare trincee e sentono la paura a ogni passo, come se fossero soldati al fronte.

Gli inviati di guerra hanno, però, una sola arma con cui affrontare il nemico: le parole. Che compongono una notizia. Che definiscono l’informazione. Usate per far comprendere che ogni conflitto porta con sé tragedie umane, ragioni, torti, violenze, prevaricazioni, danni economici”.
    I giornalisti intervistati “raccontano le loro esperienze nelle zone di guerra, con riferimento all’Ucraina e ad altri conflitti come quello in Siria, ma condividono con i lettori anche le paure e le emozioni che si portano a casa, da gestire talvolta con la psicoanalisi per evitare di esserne sopraffatti”.