1 aprile 2013
La repressione del regime siriano contro la popolazione civile è entrata nel terzo anno. Interi quartieri sono rimasti deserti: gli abitanti sono fuggiti, cercando riparo presso familiari in altre località o riversandosi nei campi profughi. In particolare, alcuni rioni della città vecchia di Homs, sono stati oggetto di bombardamenti massicci per mesi consecutivi e oggi si presentano letteralmente come città fantasma. Ovunque si notano case e negozi squarciati, che mostrano i segni di una quotidianità che non esiste più. E’ stata violata la sacralità della vita degli abitanti di quelle zone, la privacy delle loro case, la storia e l’identità dei loro quartieri, delle loro città, della loro storia e identità. L’insistenza del regime nel bombardare determinate località fa presagire a molti l’intento di radere al suolo Homs per trasformarla in un corridoio di passaggio verso il mare, nella nuova Siria balcanizzata.
Città vecchia di Homs, case e negozi senza più vita.
Lo stesso destino è riservato a Deir Azzour, la porta d’ingresso dall’Iraq, diventata teatro di violenze e bombardamenti efferati da parte del regime.
Deir Azzour
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